martedì 22 marzo 2016

Aliseo, Reale, 2006

Di Antonio Indovino 

Colli di Salerno IGT, Aliseo, Azienda Agricola Reale, 2006

L'Azienda Agricola Reale prende vita nel 2002 grazie alla passione per il vino dei fratelli Luigi e Gaetano.
La Costa D'Amalfi fa solo da cornice ad un contesto che vanta una centenaria tradizione agricola qui nel comune di Tramonti, proprio come gli antecedenti dei Reale.
Ci troviamo esattamente nel borgo di Gete, una delle 13 frazioni di Tramonti, racchiusa nell'enclave formata dai monti lattari, una vera e propria gola che scende sulla costa fino a Maiori.
Il singolare contesto pedo-climatico trae beneficio dalle brezze marine mitigatrici e dal mix di argilla e prodotti piroclastici effusivi che vanno a comporre la matrice del sottosuolo.
Talune condizioni hanno permesso all'Azienda l'allevamento di varietà autoctone a piede franco come la Biancazita (clone della falanghina), la Biancolella, la Pepella, il Piedirosso (localmente detto Per’É Palummo) ed il Tintore (vigne centenarie).
La cura del vigneto sotto l'aspetto agronomico, così come la conduzione enologica, sono a cura di Fortunato Sebastiano.

Dell'Azienda sono qui a parlarvi del loro Aliseo, annata 2006 condivisa (grazie a lui) con Mr. Luigi Casciello (Sommelier dell'Antica Osteria Nonna Rosa).
Il vino è ottenuto da uve Biancazita e Biancolella con un piccolo saldo di Pepella, vinificato ed elevato in acciaio, con una piccola parte della massa che gode di un passaggio in barrique.
Nel calice il vino si presenta con grande eleganza in una tonalità paglierina ricca di sfumature tendenti al dorato, di grande vividezza e concentrazione.
Al naso è da plauso, tale è la sua sfaccettatura: è un esplosione di profumi che vanno dai richiami di idrocarburi e note gessose in primis, per poi aprirsi su toni salmastri, di macchia mediterranea e note agrumate.
In bocca spiazza ancor di più: di grande impatto, morbido, ha freschezza da vendere ancora, una buona dose di sapidità ed un grande equilibrio che ha saputo guadagnarsi in questi anni anche grazie alla perizia con cui è stato conservato ed atteso.
La chiusura è lunga con forti richiami agrumati e salmastri.

Il vino andrebbe idealmente servito ad una temperatura di 12°C in un calice più ampio del consueto col fine di fargli esprimere al meglio la sua evoluzione.
Per coloro che non sanno rinunciare al vino come solito compagno in tavola ne consiglierei l'abbinamento con del "Salmone Affumicato servito con la classica Insalatina di Rinforzo".

Prezzo in enoteca: 10-15€ (per le ultime annate in commercio)
Contatti: http://aziendaagricolareale.it

Antonio Indovino, Sommelier dello Yacht Club di Marina di Stabia,
Responsabile del GDS AIS Penisola Sorrentina


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