Di Antonio Indovino
Irpinia Fiano DOC, Sequoia, Fonzone Caccese, 2013
I ricordi dell'infanzia trascorsa nelle campagne irpine spingono il dott. Lorenzo
Fonzone Caccese a ritornarci e dar vita nel 2005 ad un importante
progetto vitivinicolo.
Ci troviamo a Paternopoli, in località Scorzagalline, su una collinetta
naturalmente circoscritta da querceti e dai fiumi Fredane
ed Ifalco, proprio di fronte al castello di
Gesualdo, un tempo proprietà di famiglia.
Nel 2006, con la consulenza dell'enologo ed
agronomo Arturo Erbaggio, ha inizio l'impianto dei vigneti lungo i declivi
calcareo-argillosi ad un'altitudine compresa tra i 370 ed i i 520m s.l.m.
Attualmente in azienda si lavora su 22ha di
vigneti, 4 dei quali in affitto. Eco-sostenibilità è la parola d'ordine: Arturo
Erbaggio conduce le vigne in regime di lotta integrata con inerbimenti
spontanei e sovesci, intervenendo sotto il profilo agronomico in maniera mirata
ed efficace grazie ad un'attenta e certosina mappatura dei suoli.
Parallelamente al grande lavoro in vigna, i
Fonzone hanno realizzato un'avveniristica cantina di 2000 mq, la maggior parte
dei quali interrati: a tutto vantaggio delle ideali condizioni di
vinificazione.
Di seguito vi riporto le impressioni sul Sequoia, un Irpinia Fiano
fortemente voluto da Erbaggio per valorizzare una vigna al di fuori
dell'areale entro il quale viene riconosciuta la DOCG Fiano di Avellino.
E' un vino ottenuto dalla vendemmia tardiva (novembre) di uve Fiano parzialmente
botritizzate, allevate a spalliera con potatura a "guyot", una
densità d'impianto 4500 ceppi/ha e rese di 50 q/ha.
Notevole è il
lavoro svolto durante le fasi di sfogliatura e cimatura per garantire
allo stesso tempo il giusto carico fogliare ed una corretta areazione ed
esposizione dei grappoli: condizioni utili ad evitare un'eccessivo
assottigliamento della buccia in caso di sovraesposizione, e
fondamentali in un contesto in cui le uve maturano molto lentamente
(quanto meno al pari se non più tardi dell'aglianico).
La vinificazione avviene in parte in acciaio, in parte in barrique con
una sosta sulle fecce fini per circa 7 mesi, durante i quali vengono
effettuati periodici batonnage. Segue una ulteriore sosta in bottiglia
di 9 mesi prima della commercializzazione.
Nel calice si presenta con una vivida e consistente veste paglierina dai
riflessi dorati.
Al naso si percepiscono note di albicocca e pompelmo, ginestra, lievi accenni minerali, finocchietto
selvatico e mandorle tostate. Il sorso è di grande impatto, equilibrato, avvolgente, sorretto da una notevole
freschezza e sapidità, ed una lunga chiusura con richiami di agrumi e note tostate.
Ho avuto modo di apprezzare il Sequoia in un calice abbastanza voluminoso e di
media apertura, intorno ai 12°C. Personalmente lo abbinerei ad un buon piatto
di "Pasta e Patate con la Provola Affumicata".
Prezzo in enoteca: 15-20€
Contatti: www.fonzone.it
Antonio Indovino, Sommelier dello Yacht Club di Marina di Stabia,
Responsabile del GDS AIS Penisola Sorrentina
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