Vino da Tavola, Palmento Bianco e Palmento Rosso, Vino di Anna, 2016
Ci troviamo a Solicchiata, una frazione di Castiglione di Sicilia, sul versante nord dell'Etna. È qui che nel 2008 inizia l'avventura da vignaioli di Anna Martens, un'enologa australiana, e suo marito Eric Narioo, un ex rugbista.
Trovare una spiegazione logica al perchè un'atleta decida di catapultarsi nel mondo del vino può sembrare complicato, ma nella vita talvolta si agisce d'istinto: ed Eric il suo istinto lo ha seguito. Negli primi anni '80 le sue ginocchia hanno comiciato a dare i primi segni di cedimento, pertanto, decide di chiudere la parentesi agonistica in Francia per trasferirsi a Londra, dove inizia a lavorare al Wine Bar Terroir. Qui riscopre la passione per i vini naturali della sua terra natia, il Pays d'Oc, ed inizia un continuo peregrinaggio in Francia alla ricerca di prodotti che rispecchiassero la sua visione, per poterli poi proporre oltremanica. Nal 1988 dá vita così alla Santat Wines, un'Azienda con la quale Eric importa in Inghilterra una manciata di etichette con una filosofia produttiva ben precisa: piccoli produttori che allevano in biologico varietà rigorosamente autoctone, da cui ottengono vini di carattere, unici e stimolanti, con minimi interventi chimici. Nel 1996 il suo amico, Doug Wregg, sposa la sua stessa causa e di comune intento fondano Les Caves de Pyrène: una distribuzione che con gli anni è arrivata a proporre, nel suo catalogo, vini che provengono da tutto il mondo!
Anna invece è natìa di Adelaide, nel sud dell'Australia, dove ha studiato enologia e lavorato alla Petaluma Wines, sulle Adelaide Hills. Il desiderio di viaggiare e scoprire altri panorami vitivinicoli l'hanno catapultata dapprima in Borgogna, poi in Nuova Zelanda, nella Mendoza, ed a Stellenbosch..... Nel 2001, infine, approda in Italia, dove conosce suo marito Eric, ed entra a far parte del team della Tenuta dell'Ornellaia. La vera svolta, però, arriva nel 2005. Anna approda per la prima volta sull'Etna, da Passopisciaro, dove lavora per tre anni: innamorandosi di quel suolo vulcanico, ricco di microelementi, e dell'altitudine di quelle terrazze che arrivano a sfiorare i 1200 metri.
Al termine di questa ulteriore e significativa esperienza lavorativa, Anna ed Eric hanno cominciato a vinificare insieme il loro vino sull'Etna, acquistando nel 2010 il primo vigneto di Nerello Mascelese ed un vecchio palmento di 250 anni, da loro stessi restaurato, sino ad arrivare agli attuali 6ha di vigne. È così che è nata Il Vino di Anna, una piccola Azienda a conduzione familiare in cui Anna ed Eric, insieme ai loro 2 figli, coltivano in biodinamica delle vecchie viti ad alberello che vanno dai 60 agli oltre 100 anni di età, e producono dei vini "naturali": fatti col minimo intervento, lasciandoli fermentare spontaneamente, senza additivi, senza chiarifiche o filtrazioni, con pochissima aggiunta di SO2.
Quest'oggi vi parlo del Palmento Bianco e del Palmento Rosso, le proposte entry-level di Anna ed Eric, entrambe dell'annata 2016.
Il Palmento Bianco è ottenuto principalmente da Catarratto (50%) e Grecanico Dorato (40%): il restante 10% è un mix di Minnella Bianco, Carricante, Insolia e Uva Francese. Le uve sono state raccolte a mano e vinificate a grappolo intero in acciaio inox, senza controllo della temperatura. Il mosto fermenta spontaneamente ed il vino svolge anche la malolattica, maturando per 8 mesi prima di essere imbottigliato, senza chiarifiche o filtrazioni.
Ha una grande concentrazione cromatica, con una vivida tonalità che vira verso l'oro, ed una lievissima e voluta presenza di particelle in sospensione. Al naso è intenso, marcato inizialmente da un po' di volatile che va via quasi immediatamente, aprendosi su profumi di susine mature e buccia di limone, mandorla dolce e fiori gialli carnosi. In bocca è d'impatto, succoso, morbido ed avvolgente, ma al contempo agile e rinfrescante, stimolante per la sua sapidità, ed appagante per la chiusura mediamente lunga sui toni fruttati.
Un vino che andrebbe apprezzato intorno ai 10°C, in un calice di media grandezza ed apertura, magari accompagnandolo ad un Calamaro arrosto al pan brioche, con fave e cipollotti
Il Palmento Rosso è ottenuto da Nerello Mascalese (90%) con piccole quantità di Nerello Cappuccio (2%), Alicante (3%) ed uve autoctone a bacca bianca come la Minella, il Catarratto ed il Grecanico (per un totale del 5%). Si tratta di ceppi sparsi nei vigneti del Nerello Mascalese, e le uve vengono raccolte e vinificate tutte insieme nel vecchio palmento. Il 50% delle stesse è stato diraspato a mano, l'altra metà rimane a grappolo intero, macerando per quattro giorni e contemporaneamente calpestato in più occasioni. Il mosto in fermentazione viene travasato in parte in acciaio inox, in parte in botti di rovere usate e qvevris georgiane (anfore), dove resta per 2 settimane prima che le masse vengano uniformate in acciaio. Il vino subisce spontaneamente anche la fermentazione malolattica, e matura per 6 mesi sulle fecce fini, prima di essere imbottigliato senza chiarifiche o filtrazioni.
Nel calice si tinge di una luminosa e trasparente tonalità rubina. Anche in questo caso si possono riscontrare delle particelle in sospensione, pochissime e volute, poichè il vino non subisce filtrazione alcuna. Al naso sprigiona intensi profumi di frutta rossa matura, come le ciliegie bianche e le fragoline di bosco, note floreali di geranio, e sentori dolci di marshmallow.
Il sorso è schietto, godurioso, morbido, con una buona freschezza, dei tannini appena percettibili, comprimari, ed un guizzo sapido che riporta il giusto equilibrio, sfociando in una lunghissima scia fruttata.
Un vino che berrei molto volentieri in abbinamento a dei Paccheri al ragù di Scorfano e lime, servendolo accuratamente tra i 14 ed i 15°C in un calice simile a quello utilizzato per il bianco.
Prezzo in enoteca: 15-20€ (per entrambe le tipologie)
Contatti: www.vinodianna.com
Antonio Indovino, Sommelier dello Yacht Club di Marina di Stabia,
Degustatore Ufficiale e Responsabile del GDS AIS Penisola Sorrentina
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trabalho maravilhoso
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